Associazione vittime eccidi nazifascisti di GRIZZANA MARZABOTTO MONZUNO  
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comunicati ASSOCIAZIONE

  • 25 aprile 2020 festa della Liberazione
  • Marzabotto 4 marzo 2016- comunicato Stampa

    L'Associazione Familiari delle Vittime degli eccidi nazifascisti di Grizzana-Marzabotto-Monzuno 1943-1944 appena appresa la notizia che il Sindaco della cittadina di Engelsbrand ha conferito una Medaglia d'onore a Wilhelm Kusterer, condannato all'ergastolo per la strage di Monte Sole in data 7 maggio 2008 dalla Corte d'Appello Militare di Roma, ha inviato allo stesso Borgomastro copia della sentenza, chiedendo la revoca della medaglia d'onore.
    Il Comune di Marzabotto chiederà ufficialmente al Comune di Engelsbrand di scusarsi con la comunità di Monte Sole, con i famigliari delle vittime, per aver conferito un'onorificenza ad uno dei carnefici della Strage di Monte Sole. Che sia frutto dell'oblio della Memoria o mancanza di adeguata informazione, questo gesto è di una gravità assoluta e mostra la necessità di lavorare congiuntamente in Italia e in Germania per arrivare alla comune e decisa condanna dei crimini perpetrati dai nazifascisti  nel discorso pubblico, nella società e a tutti i livelli istituzionali. 
     Il Comitato Onoranze ai Caduti di Marzabotto scriverà al Governo Tedesco e al Governo Italiano per chiedere il rispetto delle sentenze di condanna emesse dalle Corti Militari Italiane verso i componenti della 16° divisione SS, alla quale  Wilhelm Kusterer apparteneva in qualità comandante e quindi esecutore degli ordini del Maggiore Walter  Reder.
    Chiediamo che venga resa giustizia alle vittime e ai sopravvissuti di allora e che non siano i criminali Nazisti a ricevere Medaglie, visto che molti di loro per quelle stragi furono già premiati con medaglie al valore per le vittime uccise, ma le ricevettero dal Nazismo. 
     


  • Comunicato stampa                                                                Al Reverendissimo Papa Francesco
                                                                                                             Stato del Vaticano - Roma

     
    Marzabotto, 5 settembre 2013

      

    La nostra Associazione che riunisce i sopravvissuti e i familiari delle vittime degli eccidi Nazifascisti, che nella seconda Guerra Mondiale, portarono tanta distruzione nelle zone dell’appennino Tosco-Emiliano e che causarono solo nella zona di Monte Sole dal 29 settembre 1944 al 5 ottobre 1944, l’uccisione di 770 persone, tutte donne, vecchi e bambini, parteciperà alla veglia di preghiera sabato 7 settembre 2013.
     

     
    La nostra Associazione, colpiti dal suo appello e dalla conoscenza della violenza della Guerra, ritiene che solo dalla Pace possa nascere la Pace. Non sarà certo l’intervento militare che potrà aiutare il dialogo tra i popoli e pur condividendo la preoccupazione per la sorte della popolazione Siriana, riteniamo che solo un vero dialogo e un vero intervento umanitario non violento, a favore della popolazione, possa aiutare quel Paese ad uscire da una situazione così grave.

     
    Non possiamo credere che ancora oggi, sia ritenuta come unica strada per Pacificare una Nazione, il bombardamento indiscriminato.

    Nel settembre 1944, solo i bambini fino ai dodici anni uccisi, furono in numero di 216, le altre vittime tutte donne e anziani. In quella Strage, insieme alla Comunità di Monte Sole, la barbarie non risparmiò cinque Sacerdoti che coraggiosamente, nel tentativo di salvare i bambini, le donne e gli anziani, scelsero di rimanere vicini ai loro parrocchiani e furono immolati nel Martirio di Monte Sole.

    Da quella Violenza oggi in quei luoghi, viene trasmesso il messaggio della non violenza e della costruzione di un’educazione alla Pace. L’esistenza di una Scuola di Pace a Monte Sole, testimonia la volontà di esprimere un percorso di trasmissione della Memoria alle giovani generazioni e al mondo intero.

     Per questo la nostra Associazione non può non aderire al suo appello e la invita a continuare nella sua opera di instancabile difensore della Pace.

     
    Nel salutarla e nella speranza di poterla incontrare, le porgiamo i nostri più cari saluti.

     
    A nome della Nostra Associazione che raccoglie trecentocinquanta familiari.

    Il Presidente GIAN LUCA LUCCARINI

     

     

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  • Comunicato 17 ottobre 2012  Eccidio di Borgo  Ticino
  • L'Associazione Familiari delle Vittime degli eccidi nazifascisti di Grizzana-Marzabotto-Monzuno 1943-1944, appresa la notizia della condanna alla pena dell'ergastolo, dell’imputato ERNST WADENPFUHL, colpevole di aver partecipato alla Strage di Borgo Ticino (Novara), in cui furono uccise 12 persone innocenti nella piazza del paese, esprime il ringraziamento alla Magistratura Militare Italiana, per aver condotto le indagini e per essere riuscita a concludere con una sentenza questo Processo, incurante di tutti i tentativi che hanno cercato di chiudere queste Procure, ritenute inutili.

    In questi giorni in cui all’Unione Europea è stato conferito il premio Nobel per la Pace 2012, con la motivazione: "Il più importante risultato dell'Ue è l'impegno per la pace, la riconciliazione e per la democrazia e i diritti umani. Il ruolo di stabilità giocato dall'Unione ha aiutato a trasformare la gran parte d'Europa da un continente di guerra a un continente di pace", la nostra Associazione Di Familiari delle Vittime degli eccidi nazifascisti di Grizzana-Marzabotto-Monzuno 1943-1944, ritiene che sulla tema della riconciliazione, l’Unione Europea, non abbia concluso la sua opera, crediamo che il diritto alla Giustizia, debba essere valido in ogni Paese Europeo, non solo nel Paese dove viene emessa la Sentenza di Condanna.

    Italia e Germania, le due Nazioni che nel secolo scorso tramite le due ideologie Fascismo e Nazismo hanno causato la Seconda Guerra Mondiale, portando tante distruzioni e vittime, unitariamente dovrebbero essere le Protagoniste del Percorso Europeo per la creazione di una Europa dei Cittadini, non come oggi  di solo Stati che con le loro frontiere, continuano a proteggere i Criminali autori degli eccidi, bloccando di fatto l’esecuzione delle sentenze già passate in giudicato.

    E’ solo con il riconoscimento di una riparazione ai Sopravvissuti e Familiari delle vittime e alle tante Comunità distrutte dalla violenza della ferocia Nazifascista che può partire questo percorso, non si può pensare di formare una Unione Europea, che non tenga conto della Storia Europea e lasci senza risposte e giustizia tanti crimini commessi nel 1943-1945.

  • Email: info@eccidiomarzabotto.com
L'Associazione Familiari delle Vittime degli eccidi nazifascisti di Grizzana-Marzabotto-Monzuno 1943-1944, esprime la propria solidarietà ai Familiari delle vittime e alla Comunità di Sant'Anna di Stazzema, per la decisione assunta dalla Procura di Stoccarda, che ha archiviato il procedimento nei confronti dei criminali nazisti autori della strage.
In questi giorni, nel 1944, nella zona di Monte Sole, avvenne la strage che portò allo sterminio di 770 persone: donne, vecchi e bambini. Duecentosedici Bambini, che hanno tutti un nome scritto nel dolore dei pochi Sopravvissuti e nei loro Familiari
Ci rivolgiamo al Governo Italiano, perchè finalmente ci risponda perchè non sono state ancora inviate in Germania le sentenze che hanno condannato i Criminali Nazisti autori delle violenze, già passate in giudicato.
Chiediamo che ci sia un intervento presso il Governo Tedesco, che chieda rispetto per le nostre Comunità, le tante numerose Comunità colpite dalla violenza nazista e che si smetta di definire "azioni di guerra", queste operazioni che sono state esempio di barbarie indicibili.
Sabato 29 settembre 2012, anniversario dell'inizio della strage di Monte Sole, la nostra Associazione ha scelto di incontrare il dr. Bernhard Lehmann, cittadino tedesco, il quale a nome di tanti studenti del suo paese ci ha espresso la solidarietà e ha rinnovato il suo impegno affinchè il Governo Tedesco riconosca la responsabilità morale nelle stragi naziste in Italia.
E' con questo spirito che abbiamo accolto il Presidente del Parlamento Europeo Martin Schulz a Marzabotto e continueremo ad accogliere le visite di tanti amici tedeschi.
Chiediamo ai due Governi, Italiano e Tedesco,che dopo questa archiviazione, venga imboccata con decisione la strada della trattativa tra i due Stati, come riportato nella sentenza della Corte dell'Aia del 3 febbraio 2012 e come annunciato dagli stessi due Governi.